Associazione per a difesa dell’Isala di Pianosa

archipelago

Distesa come un grande cetaceo addormentato, creatura marina prima che scoglio, impercettibile rilievo sulla linea dell’orizzonte, come una porta segreta fra il cielo e il profondo degli abissi, Pianosa, sospesa fra il regno dei vivi e quello dei morti, racchiude misteri e storie e bellezza come solo le isole sanno fare.
Quando sbarchi fra sculture di roccia, fra le costruzioni senza tempo di chi ha pensato di mettervi su casa, il mare che muove cristalli cangianti d’oro, smeraldo e lapislazzulo, lo avverti subito che qualcosa sta cambiando. Dentro e fuori di te. Il tempo lento, l’abbandono che convive con l’armonia delle antiche architetture, le fioriture ovunque spontanee che dominano la ruggine e il cemento. Carcere e libertà. Vento e calma piatta. Ossa e mosaici. Silenzi e sospiri. Eremiti e assassini. Isola ammaliatrice e strega. Crogiolo di passioni, delitti, amori, fughe e ritorni.
Non c’è da stupirsi se settecentotrenta persone, e sono molti quelli che chiedono ancora di iscriversi, hanno deciso di mettersi insieme per prendersi cura di questa “Perla”, preservarla dalla dimenticanza e dall’oblio, dalle offese del tempo e delle mareggiate. Con dedizione e spirito di servizio ne recuperano da dal 1995 la storia, ricchissima, come dimostrano i tanti libri e immagini che hanno ispirato artisti, scrittori e giornalisti. Curatissima la sede dell’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa odv, aperta tutti i giorni dai soci, da aprile a novembre. È stato recuperato il vecchio ufficio postale che è diventato la foresteria, ma anche sede della ricca mostra con numerosissimi reperti, dalle divise dei carcerati alle foto delle tante persone che vi hanno abitato. In alcuni periodi, da quando è stata istituita la Colonia Penale Agricola nel 1858, Pianosa contava fino a mille persone.
“L’Associazione entrerà a far parte della rete dei Musei Marittimi Mediterranei e dell’Associazione Piccoli Musei – ci dice il Presidente Alessandro Scotto. È invece già inserita nella “Rete delle Isole di Confino”, unica dell’Arcipelago , con Ventotene, Ponza, Lipari, Ustica e le Tremiti. Si svilupperanno progetti comuni per valorizzare le Isole confinarie come luogo della memoria collettiva: riguarderà la memoria dei detenuti politici, a partire dal carteggio di Sandro Pertini recluso dal 1930 al 1934”.
Da quest’anno sarà possibile visitare l’Isola virtualmente, le immagini saranno accessibili da tutto il mondo su Google Maps Street View. Grazie al lavoro di Ettore Ardisson e Alessandro Maestrini della Human Drone Team sono stati effettuati rilievi aerofotogrammetrici per una ricostruzione digitale del paese con dettaglio su Forte Teglia e la Villa Romana di Cala Giovanna. Dal prossimo anno la mostra avrà ancora maggiore spazio con l’acquisizione dell’ “ex magazzino”. Ma l’Associazione di occupa di altre aree dell’Isola. Grazie all’accordo con il Comune di Campo e il PNAT verranno ripristinati i pozzi per realizzare gli abbeveratoi destinati alla fauna locale e agli uccelli migratori. Inoltre i volontari, oltre a fare manutenzione del verde, taglio delle malerbe e potatura di alberi e siepi, hanno adottato alcune aree verdi: due in paese e altre due dove sorgono i cimiteri, quello dei civili e quello dei detenuti.
Per contattare l’Associazione: pianosa@associazionepianosa.it

Association for the Defence of the Island of Pianosa
Lying like a great, sleeping cetacean, a sea creature rather than a rock, a faint elevation on the line of the horizon like a secret door between sky and the depths of the abyss, Pianosa, suspended between the realm of the living and the dead, holds mysteries and stories and beauty as only islands can.
The Association for the Defence of the Island of Pianosa is a voluntary organization of over seven hundred members who take care of the Exhibition at their headquarters in the former Post Office, dedicated to the history of the prison with numerous exhibits and photographs. They also take care of the greenery, cutting grass and pruning trees and hedges. Wells will be restored to make drinking troughs for local wildlife and migratory birds.
From this year, it will be possible to visit the Island virtually; images will be accessible from all over the world on Google Maps Street View. Thanks to the work of Ettore Ardisson and Alessandro Maestrini of the Human Drone Team, aerophotogrammetric surveys were carried out for a digital reconstruction.
To contact the Association: pianosa@associazionepianosa.it

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