La Riserva della Biosfera comprende interamente le sette isole (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri) e un’ampia porzione di mare che le circonda; include quindi il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (il più grande parco marino del Mediterraneo), 15 siti della rete Natura 2000 fra Siti di Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale (secondo le direttive “Habitat” e “Uccelli” CEE) e parte del Santuario Internazionale dei Mammiferi marini del Mediterraneo. Qui si trovano 22 diverse tipologie di habitat naturali e 37 specie di animali di interesse comunitario, rare ed endemiche: falco pellegrino, il pipistrello mediterraneo a ferro di cavallo e la rondine dalla chioma rossa. Molto importante poi l’incredibile gamma di diversità geologiche, geomorfologiche tra cui un assortimento di rocce sedimentarie, metamorfiche e ignee che raccontano l’evoluzione della crosta terrestre nel continente europeo. Queste isole e mari sono stati frequentati dall’uomo fin dalla preistoria come testimoniato da numerosi siti archeologici, etruschi e resti di ville romane. È questo millenario rapporto equilibrato tra comunità, territorio e mare che sta alla base del riconoscimento UNESCO delle Isole di Toscana e che orienta l’agire della Riserva della Biosfera. Attraverso un piano di azione la Riserva sta avvicinando e coinvolgendo innanzitutto la propria comunità residente, oltre a tutti gli ospiti che ogni anno decidono di visitare le Isole di Toscana. L’obbiettivo è stimolare ad attuare comportamenti di tutela delle biodiversità e dei valori culturali dell’arcipelago, e coinvolgere in un percorso di innovazione e sostenibilità per costruire un futuro positivo, basato sull’equilibrio tra uomo e natura (Man and Biosphere).