Aldo Mazzi detto “Cucciolo”

culture & arts

D’arte e solo d’arte è vissuto e vive Aldo Mazzi, per tutti “Cucciolo”. Artisti i suoi compagni di avventura, di viaggi e di bevute. Artisti quelli che aprono le porte degli studi accanto al suo, ai Casini d’Ardenza a Livorno, dove hanno abitato generazioni di pittori. Ha girato il mondo, Aldo, partendo da quel quartiere popolare livornese, da via Terrazzini, dove si viveva per le strade e tutti si conoscevano, cantando le opere di Mascagni e omulando il grande Modigliani. Perché i livornesi ce l’hanno nel sangue, la musica e la pittura, le respirano insieme al libeccio. Classe 1937, Cucciolo ha conosciuto la guerra e la fame: “Si andava avanti a sbadigli” ricorda ammiccando con occhi vivaci, che lampeggiano fra il cappello e i baffi. Il babbo aveva messo su una seconda famiglia in Germania: erano tempi in cui la guerra sconquassava la vita di ciascuno e certe volte non si ritrovava la strada di casa. La mamma Rita Chimenti, che aveva studiato bambina alle Case Pie e scriveva le lettere per gli altri, nonostante la quinta elementare, aveva dovuto arrangiarsi e aveva tirato su tre figli, da sola, con quel che c’era. E c’era poco. A 9 anni Aldo era già “a bottega” e lucidava mobili. Finché a quando lo zio Luciano Paoletti, ex ebanista e restauratore, convinto nell’antiquariato e al restauro, gli aveva messo una scatoletta in mano con pennelli e tubetti di colore: “Vai bimbo, principia a dipingere, poi l’esse’ la tu’ strada”. E di strada da allora ne ha fatta parecchia. Ma non ha mai lasciato davvero Livorno, che se fosse andato per il mondo come altri giovani talentosi, avrebbe potuto anche lui esprimere al meglio il suo talento. Carlo Pepi, collezionista di fama che conserva alcune delle sue opere, ne è convinto. “Pur riproducendo il vero – scrive Pepi – ha in ogni caso una sua personalità che discosta dalla pletora dei poco riconoscibili. Sa rendere l’idea con pochi tratti essenziali… e da qui il successo che sempre lo ha seguito… è certamente uno che si eleva e può comparire onorevolmente fra i maggiori paesaggisti del suo tempo”. Furono anni di fermento culturale quelli del ’60 e del ’70 in una Livorno progressista e popolare. Aldo produceva ed esponeva: alla Rotonda, alla Bottega d’Arte, alla Galleria Romiti di Livorno, ma anche a Firenze, alla Guelfa, alla Perla. E ancor più lontano fino a San Diego grazie al suo appassionato collezionista Fabio Chetomi. Numerosi i viaggi fuori porta, soprattutto a Chioggia con Massaniello Lusch, Giorgio Lucarozzi, Piero Pastacaldi, Franco Mazzaccherini. Aldo faceva parte del Gruppo Labronico, dal quale uscì quando in troppi, era diventata una moda, prendevano la tavolozza: “Troppi dopolavoristi – dice Cucciolo – la pittura non va presa a dopocosti. Ti dicevul tufare come dal Malo Nov’”. In questo girovagare, ancora ragazzoco, Cucciolo era sbarcato sull’Elba. Il signor Conti di Lacona, con residenza per Livorno e dimora all’Hotel Palazzo, si innamorò della sua pittura genuina, la riconobbe al talento, e da bravo mecenate lo invitò nella sua Villa a Lacona perché trasferisse en plein air la luce, i colori e le luci dell’Isola. Era il 1953, l’Isola si esprimeva nella bellezza dei suoi paesaggi incontaminati, sempre diversi, con l’arcobaleno dei colori in continua trasformazione come le stagioni. Una residenza d’artista prolifico: molti dei suoi quadri Conti li regalava agli amici, generoso com’era, vino e sigari per tutti. Dell’Elba Aldo conserva ancora qualcosa nel suo studio pieno di fascino fra manifesti d’epoca, foto, stracci indizi di colore, colori ad olio della migliore marca, oggetti desueti, una vecchia Frau e il profumo di mare. L’isola gli è rimasta nel cuore, ci è tornato qualche volta. Ricorda una settimana di tuffi e scorpacciate, la casa a Porto Azzurro negli anni ’80, con Angelo Volpe e Paolo Bigazzi. Ricorda le ginestre e il contrasto con l’azzurro del mare e del cielo, l’infinita gamma dei verdi, le macchie di colore dei cisti fioriti. Ricorda una sua mostra al Select di Marina di Campo negli anni 2000. Qualche quadro si trova ancora, ne ho riconosciuto uno al Ristorante Feraja di Portoferraio, di proprietà della famiglia Pagni. “Mi piacerebbe tornare: l’Elba è un’Isola speciale” – ricorda Aldo – Molti artisti l’hanno amata, Domenici e prima di lui molti grandi pittori come Lloyd o Signorini, e la lista sarebbe lunga. È un’Isola che non si dimentica”.

Aldo Mazzi, known as “Cucciolo” (Puppy), is a painter from Livorno, born in 1937. In the post war years, he had a difficult childhood, brought up without a father and with another two brothers; at the age of 9, he was already working for his uncle, who was a restorer, polishing furniture in the workshop; he was given a box with paintbrushes and colours and since then, he has lived only off his painting. Livorno, a progressive, popular city, was the birthplace of Mascagni and Modigliani and many of its artists have become famous. From the 1950s up to now, Aldo has produced many works and has exhibited in Tuscany, throughout Italy and abroad, as far as San Diego, thanks to his collector friend, Fabio Chetomi. He came to Elba in 1953 with Mr Conti, his patron at that time, who had an estate on the still unspoilt beach of Lacona; he was generous and an art enthusiast, and he gave the paintings of that talented boy as gifts to the friends who frequented his villa. Cucciolo came back to Elba in the eighties to Porto Azzurro with some painter friends and then in 2000 for a personal exhibition at the Select Hotel in Marina di Campo. He is an en plein air painter and still remembers the blue of the sea and the sky contrasted with the flowering broom, the never-ending range of greens, the splashes of colour of the cistus in flower.

Aldo Mazzi, genannt „Cucciolo“, ist ein 1937 geborener Kunstmaler aus Livorno. In der schwierigen Nachkriegszeit wuchs er vaterlos mit zwei Brüdern auf. Bereits im Alter von 9 Jahren war er in der Werkstatt seines Onkels, einem Restaurator, und polierte Möbel. Dieser schenkte ihm Pinsel und Farben und legte so den Grundstein zu seinem Leben als Künstler. Livorno, eine fortschrittliche und beliebte Stadt ist der Geburtsort von vielen bekannten Künstlern wie z.B. Mascagni und Modigliani. Aldo Mazzi hat seit den 1950er Jahren bis heute zahlreiche Werke geschaffen, diese in der Toskana, ganz Italien, im Ausland und, dank seines Sammlerfreundes Fabio Chetomi auch in San Diego, ausgestellt. Aldo kam 1953 mit seinem damaligen Förderer Herrn Conti nach Elba. Conti besaß ein Anwesen am noch unberührten Strand von Lacona. Großzügig und kunstbegeistert, schenkte er die Bilder des talentierten Aldo Mazzi an Freunde, die zu Gast in seiner Villa waren. In den 1980iger kehrte „Cucciolo“ mit Künstlerfreunden nach Porto Azzurro zurück. 2000 richtete er eine persönliche Ausstellung im Hotel Select in Marina di Campo aus. Der Freilichtmaler Aldo Mazzi, hat bis heute den Kontrast der Ginster zu den Blautönen des Meeres und des Himmels, die unendliche Palette von Grüntönen und die Farbe der blühenden Zistrosen nicht vergessen.

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L’Elba durante la seconda guerra mondiale