Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

elba oltre le spiaggie

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano comprende sette isole, numerosi isolotti e scogli che emergono in ampio tratto di Mar Tirreno nel cuore del grande Santuario dei Cetacei, Pelagos, istituto come area marina internazionale tutelata nel 1999.

Il territorio incluso nel perimetro dell’Area protetta include circa il 50% dell’isola d’Elba e il 40% dell’Isola del Giglio, l’80% dell’Isola di Capraia e il 100% delle isole minori. Sono inclusi 10 Comuni. Sull’Elba: Portoferraio (cui appartiene anche Montecristo), Porto Azzurro, Capoliveri, Campo nell’Elba (cui appartiene Pianosa), Marciana, Marciana Marina, Rio . Il Comune di Capraia e il Comune del Giglio (anche per Giannutri) e Livorno (per Gorgona) e 2 province: Livorno e Grosseto (solo per Giglio e Giannutri) poiché non vi sono ambiti costieri. L’intero Arcipelago Toscano, in cui è incluso il perimetro del Parco, occupa una superficie complessiva di circa 300 Km2 ed ha uno sviluppo costiero di circa 250 km.

Rientrano in questo ampio complesso territoriale circa una dozzina di isolotti minori e scogli, dislocati nel mare Tirreno: Palmaiola e Cerboli, situati entrambi nel Canale di Piombino a Est dell’estremità nord-orientale dell’Isola d’Elba, lo Scoglietto a poche centinaia di metri dalla costa orientale di Portoferraio, le Formiche di Grosseto a nord dell’Isola del Giglio, lo Scoglio d’Africa o Formiche di Montecristo a ovest dell’Isola di Montecristo, le Formiche di Capraia, di Palmaiola, della Zanca.

Istituito con la “Legge Quadro sulle aree naturali protette” n. 394 del 6 dicembre 1991, rientra nel comparto degli enti pubblici non economici così come definiti dalla L. n. 70 del 20 marzo 1975. L’Ente Parco ha personalità di diritto pubblico, sede legale e amministrativa nel territorio del parco ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

L’attività dell’Ente Parco comporta contatti con le numerose istituzioni che si occupano di ricerca scientifica, di monitoraggio ambientale, di gestione dei beni pubblici, della difesa del suolo, dell’istruzione, del commercio e del turismo, con il mondo della scuola. Interagisce inoltre con il mondo delle aziende produttive, con le organizzazioni sociali, con la stampa. Nella gestione ordinaria e straordinaria si verificano di sovente interventi che si ampliano alla sfera dell’iniziativa privata e che vedono partecipi particolari categorie di cittadini in qualità di collaboratori oltre che di utenti.

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