Giuseppe Garbari

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Abile fotografo, maniaco collezionista, appassionato di botanica e geologia, esponente della ricca borghesia trentina, industriale del tessile, Giuseppe Garbari faceva parte di quell’eclettica schiera di viaggiatori che frequentavano e amavano l’Isola d’Elba a cavallo fra l’800 e il ‘900. v
Della sua sapienza e della passione da vero giardiniere rimangono due famosi giardini molto diversi fra loro, come impianto e localizzazione. Il primo nella casa dove abitava, più ornato e fiorito, Magor di Man a Trento e l’altro in Toscana nella rada di Portoferraio, distante 400 m dal mare, il Giardino dell’Ottone, dove trovarono dimora piante esotiche, una novità per quell’epoca. È vicino al giardino dell’ Ottonella fondato nel 1896 dal fiorentino Giorgio Roster, suo grande amico, che nel 1911 contava già 70 specie coltivate a cielo aperto. Fu proprio Roster che convinse l’amico a creare un nuovo giardino di acclimatazione poco distante dal suo. Iniziato nel 1903, dopo 10 anni registrava 36 specie diverse di palme, alcune molto rare. Dopo la morte del Roster nel 1927 Garbari trascurò la proprietà elbana ed è un miracolo che i proprietari che si sono succeduti non abbiano stravolto l’impianto originario, restaurato alla fine degli anni ’80 del ‘900. Vi si trova una vera e propria arca di Noè delle palme cicadi, aloe e agavi, tutte dotate di una dettagliata scheda. L’albero della carta o le rare palme azzurre – che si trovano in pochi esemplari solo a Tenerife – le piante grasse e le centinaia di palme che offrono grappoli di datteri e fiori esotici, provenienti da tutto il mondo, legano i loro profumi a quelli intensi della lavanda, del rosmarino e della salsedine sfidando la forza del vento e del sole. Suggestioni senza tempo di un uomo che cercava bellezza in ogni angolo di mondo.

Giuseppe Garbari was part of that eclectic group of travellers who frequented and loved the Island of Elba at the turn of the 19th and 20th centuries. In Portoferraio bay, 400 metres from the sea, he created the Ottone garden where exotic plants found a home, quite a novelty for that time. It is near the Ottonella garden founded in 1896 by the Florentine Giorgio Roster, a great friend of his, and which, by 1911 already had 70 species cultivated outdoors. It was restored in the late 1980s. There is a real Noah’s ark of cycad palms, aloes and agaves. Succulent plants and hundreds of palms give clusters of dates and exotic flowers from all over the world, adding their scents to the intense perfumes of lavender, rosemary and saltiness.

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