Luisa Lanera, un motore per amica

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Classe 1991: Luisa Lanera. Se vedevi passare sulle stradine sterrate di Schiopparello un’auto guidata da un scricciolo, era lei. Undici anni, un cuscino sul sedile e via, il cofano all’altezza dello sguardo. Qualche gallina all’inizio si spaventava, e anche il gatto, ma poi c’hanno fatto l’abitudine perché la passione per i motori a Luisa non è mai passata. E neppure il coraggio. Precoce con le due e le quattro ruote, guidando, è diventata donna, senza mai preoccuparsi delle formalità. Schietta, diretta, sguardo chiaro abituato a guardare il mare e la strada, senza mai perdere il controllo.

Anche sul lavoro non ha mai fatto storie. Ragazzina saltava per i moli di quella “Portoferajo” antica, accogliendo quel turismo che veniva dal mare: di lusso, ma avrebbero potuto essere anche pirati, lei non sarebbe scappata. Grande osservatrice ha imparato quasi tutto guardando chi ne sapeva di più, nel lavoro e nello sport. Utilissima all’azienda di famiglia, la Assoshipping Group capitanata dal padre Mario, ha imparato subito a trattare con armatori e marinai e se c’era qualche cima da afferrare nemmeno si metteva i guanti.
Mix esplosivo di sangue schietto partenopeo e vene elbane, forti come le radici nella terra. Senza perdere di stile. Mantenendo la solida morbidezza delle donne che nascondono con l’orgoglio quel che rimane della timidezza bambina. Poi si cresce, si fanno esperienze all’estero, si torna, si fa più forte il desiderio di mettersi alla prova.

Nel caso di Luisa l’amore per le auto non è mai diminuito. A 18 anni la troviamo ufficiale di gara per il Rally dell’Elba, una gara che appassiona anche la sua mamma Rossana Galletti. Giocoforza ci si trova su una prova speciale a correre il più forte possibile, con un’amica questa volta alla guida, Paola Fedi. Luisa “navigatrice”, di terra invece che per mare. Adrenalina per due. Basta mantenere la lucidità e il sangue freddo, qualsiasi cosa accada. Comunque, vale per tutti gli sport, sono la correttezza e la solidarietà nei confronti gli avversari ad essere il vero vincitore. Se succede un incidente ci si ferma e si soccorre.

Arrivano i primi successi, le gare si fanno sempre più difficili. Luisa trova un nuovo maestro, di grande esperienza, Stefano Bizzarri, prima collaudatore e pilota per case automobilistiche prestigiose, poi sfegatato rallista. Con lui l’emozione di un podio ambito: a novembre 2023 sono secondi assoluti al Rally di Scandicci, per il campionato italiano Rally Terra, il più ambito in Italia, corso con una Citroen C3 Rally2 , 282 cavalli 1600 turbo, una categoria appena sotto quella delle WRC del mondiale.
Chiedo a Luisa cosa ha provato con la coppa in mano. “Il ruolo di co-pilota spesso è sottovalutato – spiega Luisa – sembra che vinca chi guida. In realtà il Navigatore è quello che deve pensare a tutto, la preparazione è a suo carico, sia per gli aspetti formali che per i controlli sull’auto e la redazione del cronoprogramma. L’importante – prosegue Luisa – è trovare Il ritmo giusto fra la macchina che corre, chi tiene il volante e guarda davanti, chi guida con gli occhi bassi leggendo il road book: tutti devono fidarsi l’uno dell’altro. L’auto non è più solo un mezzo ma il terzo elemento della squadra.” Ma qual è il sogno di Luisa? “Partecipare al Rally dell’Elba come pilota – dice sottovoce come se temesse di ascoltare troppa ambizione nella sua stessa voce – anche se correre in “casa” è la cosa più difficile. Pensi di conoscere le strade dove sei cresciuto ma la troppa sicurezza fa commettere errori. In questo sport, e non solo, dobbiamo rimanere sempre vigili.”

Luisa Lanera was born in 1991. On the dirt tracks of Schiopparello, you would see a car passing, driven by a slip of a girl, it was her. 11 years old, a cushion on the seat and away she went, the bonnet at eye level. At first, some chickens got scared, and the cat too, but they got used to it because Luisa’s passion for cars never went away. And nor did her courage.

She never made a fuss at work either. As a child she would leap around the piers of that ancient “Portoferaio” welcoming tourists that came in from the sea: luxury, but they could have been pirates, she would not have run off. Useful to the family business, the Assoshipping Group headed by her father Mario, she quickly learned how to deal with ship-owners and sailors. An explosive mixture of pure Neapolitan blood and Elban veins, as strong as the roots in the earth. Without losing style. She kept that solid softness of women who proudly hide the remains of childlike shyness. At 18, she was race official for the Elba Rally. Sure enough, she was then on a special stage, racing as fast as possible, this time with a friend at the wheel, Paola Fedi. Adrenaline for two. Just keep your wits about you and keep your cool, no matter what happens. The first successes came, the competitions more and more difficult. Luisa has found a new experienced partner, Stefano Bizzarri. With him has come the excitement of a coveted podium: in November 2023, they came second overall at the Scandicci Rally, for the Italian Rally Terra Championship, the most sought-after in Italy. I asked Luisa how she feels when she races. “The only thing that matters,” she replied, “is to find the right rhythm between the car, the person at the wheel and the one reading the road book: we all have to to trust each other. The car is no longer just a vehicle, but the third element of the team.” What is Luisa’s dream? “To take part in the Elba Rally as a driver,” she says humbly, “even though running at ‘home’ is the hardest thing.” Work in progress, some good ones to come.

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