2022: la mostra fotografica “Pianosa com’era” diventa Museo di Storia pianosina. L’idea di modernizzare il museo è nell’aria, è indispensabile per raggiungere un pubblico più vasto. Ma in che modo? I soci studiano i bandi per finanziamenti pubblici, ne trovano uno che sembra fatto apposta per la realtà pianosina: è il Next Generation EU dell’Unione europea*, riservato agli enti iscritti al RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. L’idea è quella arricchire i luoghi della cultura con le tecniche di digitalizzazione, per renderli più accessibili e scongiurare il rischio di perdere documenti preziosi. Si tratta di una riedizione del lavoro degli amanuensi medioevali, con le nuove tecnologie al posto dei pennini degli scribi. I tempi per la presentazione del progetto sono stretti, L’Associazione decide di affidarsi a una società specializzata, la Simurg che porta un nome della mitologia persiana: un uccello che vive nel giardino dell’Eden sull’albero della scienza. Nel mondo reale è una S.n.c. livornese di ricercatori: statistici, demografi, economisti, esperti di diritto e scienze sociali, ingegneri, urbanisti e architetti. Il programma di massima viene concordato a tempo di record: nasce il progetto PINVAS (Pianosa nuova Vita alla sua Storia), che prevede la completa digitalizzazione del patrimonio iconografico e documentario dell’Associazione, per renderli accessibili anche da remoto. Il progetto prevede un finanziamento a fondo perduto e il cofinanziamento dell’Associazione.
La realizzazione dei moduli del progetto viene affidata a quattro start up livornesi: Metamorphosi, Human Drone Team, KMedia SAS e Zaki, esperte in altrettanti settori delle nuove tecnologie.
Pianosa è stata invasa pacificamente dai droni che hanno realizzato i rilievi aerofotogrammetrici e di videocamere a 360°, che filmando da terra con il sistema Google Maps Street View. Verrà creato uno spazio tridimensionale digitale nel quale le persone potranno interagire come se fossero sull’isola. Due gli scenari di metaverso: il borgo storico con il porto vecchio e la Villa romana, conosciuta anche come i Bagni di Agrippa, così come apparivano rispettivamente dopo primi insediamenti medioevali e alla fine del primo secolo d.C.. Il museo avrà finalmente un sito dedicato, realizzato con il materiale iconografico raccolto dall’Associazione. Sarà possibile visitare da remoto gli spazi interni del museo, del paese e delle postazioni militari della Seconda Guerra mondiale.
PINVAS ha portato l’affiliazione del Museo a tre reti museali: l’Associazione nazionale Piccoli Musei, l’Associazione dei musei marittimi del Mediterraneo e la Rete delle Isole di Confino promossa da ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Italiani Antifascisti). Digitalizzazione significa crescita per il piccolo Museo di Storia pianosina e apertura culturale per l’Associazione per la Difesa dell’isola di Pianosa.
2024: Dopo la pausa invernale il Museo ha riaperto le porte, si attendono numerosi turisti visitatori in carne ed ossa e altrettanti visitatori virtuali.