Gorgona, oggi sede di un penitenziario immerso nella natura selvaggia e con molte restrizioni alla visita, ospitava un tempo ville marittime decorate con pavimenti a mosaico e intonaci dipinti. Queste residenze erano luoghi di vacanza per i ricchi proprietari, dedicati all’otium: un insieme di attività intellettuali, meditative e ricreative che rappresentavano un elemento essenziale dello stile di vita dell’élite romana. L’otium, lungi dall’essere disprezzato, era considerato una condizione privilegiata che permetteva la cura di sé e il godimento dei piaceri del corpo e della mente.
Lo stile di vita dell’otium si rifletteva anche nell’architettura delle abitazioni, che erano simboli di rappresentanza e status sociale. Come in altre isole dell’Arcipelago Toscano, come l’Elba e Giannutri, anche a Gorgona tracce di siti archeologici riconducibili a Ville romane sono la prova della sua strordinaria bellezza naturale.
Sull’isola sono state rinvenute diverse strutture archeologiche di epoca romana tutte concentrate sul versante rivolto verso il porto. A Cala di Scalo, ad esempio, è visibile un tratto di muro in opera reticolata, mentre nella Villa Margherita sono stati lasciati in vista ampi tratti di pareti romane durante la ristrutturazione.
Il sito archeologico più importante è emerso nel 1993 in località Limiti, dove sono stati scoperti vari ambienti appartenenti a una villa marittima databile tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C. Gli ambienti comprendono un horreum (magazzino), un corridoio stretto, un vestibolo, un cubicolo (camera da letto) e un’ulteriore stanza con pavimenti a mosaico bianco e nero e pareti affrescate. I mosaici presentano intricate decorazioni paragonabili a quelli di Pompei, mentre le pareti, eccetto l’horreum, erano dipinte con basamenti rossi e parti superiori gialle, arricchite da motivi vegetali policromi su fondo avorio. Alcuni soffitti mostrano decorazioni floreali complesse, eseguite con tecniche sofisticate.
Durante gli scavi sono stati trovati anche resti di anfore, suppellettili ceramiche e oggetti in vetro, databili tra il IV e il VII secolo d.C. oggetto di una mostra temporanea nel 2022 curata dalla Dr.ssa Lorella Alderighi* in collaborazione con il Parco.
Gorgona, situata a diciotto miglia marine dalla costa, è un’isola verdeggiante di due chilometri quadrati inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Oggi è conosciuta per essere l’ultima isola carcere in attività, dove si pratica un innovativo programma di reinserimento per i detenuti, che partecipano a progetti di lavoro e cura del territorio.
Gorgona: from an Otium paradise to a prison Island
On the island of Gorgona, they have uncovered the remains of a Roman maritime villa dating from the late 1st century BC to the early 1st century AD. The excavations were carried out by the Superintendency of Archaeology, Fine Arts and Landscape for the provinces of Pisa and Livorno. Excavations have unearthed an archaeological site made up of five adjoining rooms with mosaic floors and elaborately frescoed walls. While today, Gorgona is the only remaining prison island, in ancient times, there were many holiday residences in the archipelago. Villas were places dedicated to otium, considered rather than a holiday, more a privilege that ensured well-being and enjoyment of the pleasures of body and mind. Like this, the excavated villa at Gorgona with the beautiful mosaics and intricate decorations comparable to those at Pompei, while the walls, except those in a storeroom, were painted with a red base and the upper parts yellow, embellished with multicoloured plant motifs on an ivory background. Some of the ceilings show complex floral decoration carried out with sophisticated techniques. During the excavations, they also found remains of amphorae, ceramic ornaments and glass objects dating from between the fourth and seventh centuries AD. They were the subjects of a temporary exhibition in 2022 curated by archaeological officer Dr. Lorella Alderighi in collaboration with the National Park of the Tuscan Archipelago.
L’isola è raggiungibile con un traghetto di linea da Livorno, ma è necessario prenotare per tempo e inviare i documenti di identità in anticipo.
Per informazioni sulla visita con il Parco contattare Info Park al numero 0565 908231